Otus Tripel | Single Batch
Bouquet di spezie, erbaceo e terroso; unico al naso.
Fra i monaci trappisti si diffuse la consuetudine di distinguere le tipologie di birra contrassegnando le botti con una o più X secondo la gradazione alcolica, ciò per facilitare chi non sapeva leggere. Le birre più forti erano contrassegnate con tre X, da queste deriva il nome Triple.Una birra da manuale, o quasi.
Produrre questa Single Batch è stato divertente, nondimeno ha comportato un certo rigore perché la Tripel è una delle birre più famose e imitate in tutto il mondo. La sfida era sul tavolo: farsi permeare dallo spirito trappista e produrre una birra da manuale, in perfetto stile belga. Poi, però, è sorto il dubbio: “ma davvero vogliamo attenerci stretti stretti alla ricetta originale senza aggiungere un guizzo creativo?” La risposta, per chi conosce il nostro birraio Alessandro Reali, era prevedibile: “Innovazione!”. Lo spunto è venuto dai profumi suadenti che aleggiano in birrificio da quando sono comparsi i bancali dei nuovi luppoli aromatici americani e neozelandesi. La scelta è caduta sui sentori del Loral (USA).
Un bouquet di spezie, erbaceo e terroso, unico al naso.
La nostra Tripel è molto profumata per l’apporto del lievito belga che le conferisce aromi fruttati e speziati e soprattutto per il bouquet dai toni anch’essi speziati, erbacei e terrosi derivanti dal Loral. Al gusto si presenta secca e non stucchevole, molto pulita. Il colore è dorato carico con riflessi ambrati. Valori oggettivi: 8,5% vol, 12 EBC, 27 IBU circa.
Triple (da Tripel) è stata prodotta in quantità limitata per le feste di fine 2019 e distribuita solo in fusti da 24 litri ai locali che spillano le birre del Gufo. Speriamo che i nostri affecionados abbiano avuto l’occasione di gustarla, magari nelle giornate più fredde dell’inverno, visto il grado alcolico.
L’origine di una fra le più amate birre Trappiste.
In Belgio agli inizi del ‘900 compaiono le prime birre chiare e nel 1934, nella regione di Anversa, l’abbazia di Westmalle decide di perfezionare e mettere in produzione una birra sperimentale, si tratta di una ALE chiara e forte, il birraio è Hendrik Verlinder. Nel 1956 Thomas Westmalle, monaco dell’abbazia, migliora ulteriormente la ricetta aggiungendo altri luppoli, la birra ha successo e diventa nota con il nome Tripel.